«Le disparità sanitarie sono 'evitabili', perché sorgono da disuguaglianze all'interno della società e tra società differenti». Così il Segretario di Stato vaticano il card. Pietro Parolin, nel suo intervento alla conferenza internazionale sul tema «Affrontare le disparità globali in materia di salute», in corso nell'Aula del Sinodo, fino a sabato, per iniziativa del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale con la collaborazione del Comitato Internazionale delle Istituzioni Sanitarie Cattoliche.
«Le disparità globali in materia di salute - ha esordito il cardinale - rappresentano una situazione deplorevole, perché ledono il diritto fondamentale all'accesso ad una adeguata assistenza sanitaria necessaria e sufficiente, diritto che va garantito a tutti, a prescindere dalla situazione economica, sociale e culturale». «Ovunque nel mondo esistono gravi esempi di violazione del diritto alle cure», la denuncia del cardinale Parolin, secondo il quale «è necessario un accordo mondiale illuminato dai principi dei diritti umani della cittadinanza globale e del contratto globale, in uno spirito di solidarietà e collaborazione». In diverse occasioni - ha ricordato il porporato - Papa Francesco ha denunciato la tragedia delle disparità globali in materia di salute. Rivolgendosi all'Associazione Medici con l'Africa (Cuamm) ha osservato che «la salute, soprattutto quella di base, è di fatto negata - negata! - in diverse parti del mondo. Non è un diritto per tutti, ma piuttosto è ancora un privilegio per pochi, quelli che possono permettersela. L'accessibilità ai servizi sanitari, alle cure e ai farmaci rimane ancora un miraggio. I più poveri non riescono a pagare e sono esclusi dai servizi ospedalieri, anche dai più essenziali e primari».
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