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Tumori

  • Con mammografia in 3D scoperti 34% di tumori al seno in più

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    La mammografia in 3D permette di rilevare il 34% in più di tumori al seno rispetto all'esame tradizionale. E' quanto evidenzia uno studio condotto in Svezia e apparso sull'autorevole rivista Lancet Oncology che ha esaminato ben 15.000 donne per un periodo di cinque anni. Nello screening mammografico tradizionale, tutto il tessuto mammario viene catturato in un'unica immagine.

    La tomosintesi del seno, ovvero la mammo in 3D, invece cattura diverse immagini a raggi X da diverse angolazioni che vengono ricostruite da un computer per mostrare sottili strati del seno, fornendo maggiori e migliori informazioni sull'immagine. Lo studio condotto dalla Lund University e dallo Skåne University Hospital di Malmo, tra il 2010 e il 2015, conferma su ampia scala i risultati di un'indagine italiana su Radiology.
  • Contro i tumori, nuovi farmaci a base di molecole 'cecchino'

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    Farmaci contro i tumori con molecole 'cecchino', capaci cioè di sparare simultaneamente su più fronti della cellula malata, fino a farla morire. Sono metallorganiche, cioè contengono anche atomi di metallo, e sono la soluzione alternativa alla chemioterapia classica a cui sta lavorando il gruppo guidato dall'Esrf-Sincrotrone europeo di Grenoble e l'Istituto nazionale francese di sanità e ricerca medica (Inserm), come spiegano sulla rivista Angewandte Chemie.
  • Crescono i tumori nel mondo, il 20% delle vittime in Europa

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    Nel mondo un uomo su cinque e una donna su sei svilupperanno un tumore nella propria vita, e solo nel 2018 ci saranno 18,1 milioni di nuovi casi e 9,6 milioni di morti. Lo affermano le nuove stime dell'Iarc, l'agenzia sul cancro dell'Oms, secondo cui il peso dei tumori sulla popolazione è in forte ascesa.

    Le stime, basate sul sistema di sorveglianza Globocan che copre 185 paesi, parlano di un aumento di quattro milioni di casi e di 1,4 milioni di morti rispetto al 2012. "L'aumento è dovuto a diversi fattori - spiegano gli esperti -, incluso l'invecchiamento della popolazione e il cambiamento nella prevalenza di alcuni cause di cancro, legate allo sviluppo economico e sociale.
  • Dalle carie ai tumori: perché dovremmo smettere di mangiare troppo zucchero

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    zucchero

    “Se parliamo di cure dentarie, dobbiamo parlare di zucchero, e le bibite sono la maggior fonte nella dieta globale”. A scriverlo è scriverlo sulla rivista The Lancet è il docente di odontoiatria e salute orale Marco Peres del Menzies Health Institute di Brisbane, in Australia che ha guidato una ricerca sui problemi globali di salute pubblica correlati alle patologie orali. Dalla ricerca è emerso che la carie dentarie rappresenta oggi una delle patologie più comuni al mondo e la causa principale risiede nel consumo eccessivo di zucchero.

  • Identikit di un Tumore BLACK INK - Carcinoma Papillare della Tiroide - Sabato 15 settembre 2018 ore 10.00

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    Identikit di un Tumore

    BLACK INK

    Carcinoma Papillare della Tiroide

    Sabato 15 settembre 2018 ore 10.00

  • Intelligenza artificiale prevede andamento tumori

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    Con l'intelligenza artificiale è possibile prevedere l'evoluzione di un tumore, capendo quindi in anticipo come intervenire. Lo ha dimostrato uno studio coordinato dall'Institute of Cancer Research di Londra e pubblicato da Nature Methods. Il sistema, chiamato Revolver, ha 'imparato' analizzando simultaneamente i dati genetici dei tumori di 178 pazienti, che coprivano 768 tumori a stomaco, polmoni, seno e reni.
  • L'aspirina protegge dai tumori dell'apparato digerente

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    Prendere l'aspirina per molto tempo riduce sensibilmente il rischio di tumori dell'apparato  digerente che rappresentano un caso su 4 di tutti i tumori: l'incidenza di questi tumori (ovvero il numero di casi per 100 mila individui) si può ridurre fino al 47 percento prendendo a lungo aspirina. Lo rivela uno studio di Kelvin Tsoi dell'Università di Hong Kong che viene presentato al meeting della United European Gastroenterology a Barcellona questa settimana.

  • L'immunoterapia contro i tumori diventa 'sartoriale'

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    L'immunoterapia contro i tumori diventa 'sartoriale': a disegnarla su misura per ciascun paziente sarà un super algoritmo capace di tener conto delle caratteristiche molecolari del tumore, dello stato infiammatorio dell'organismo e dell'efficienza del sistema immunitario.
  • Maitake e sostegno in oncologia

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    L’azione di sostegno è stata dimostrata in carcinomi del colon, epatici, gastrici, polmonari, prostatici e nei tumori cerebrali in termini di rallentamento della crescita. Nel febbraio 1998 la Food and Drug Administration approvò un progetto (IND 54.589) per la conduzione di uno studio pilota di fase II sui potenziali effetti della frazione D in carcinomi mammari e prostatici avanzati. I ricercatori descrissero varie modalità di azione della frazione D nel contrastare la proliferazione tumorale:

    • protezione delle cellule e prevenzione antineoplastica

    • rallentamento o inibizione della crescita e progressione tumorale

    • riduzione del rischio di sviluppare metastasi.

    Tali dati sono stati poi confermati da studi successivi. Molto interessanti anche i risultati degli studi relativi alla sua azione sulla gestione degli effetti collaterali della chemioterapia e della sua efcacia in associazione ad essa. Uno studio del Prof. Nanba (1997) su 165 pazienti oncologici (25-65 anni) con patologie di varia natura in stadio avanzato (III-IV) ha correlato l’assunzione di Maitake con e senza chemioterapia. Secondo l’affermazione del Prof. Nanba “i risultati suggerivano che il carcinoma mammario, polmonare ed epatico erano migliorati dall’assunzione di Maitake, che si rivelava invece meno efcace nei tumori ossei, nei carcinomi gastrici e nelle leucemie”. I tassi di risposta migliori si ottenevano dalla combinazione del Maitake con la chemioterapia.

  • Scoperti 600 nuovi 'punti deboli' dei tumori

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    I tumori hanno almeno 600 'punti deboli' che potrebbero essere sfruttati in futuro per una terapia. A scoprirli con una analisi certosina di oltre 20mila geni tumorali è stato uno studio coordinato dal Wellcome Sanger Institute inglese pubblicato su Nature.
  • Test del sangue scova 8 tipi di tumore

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    Un prelievo del sangue per effettuare la diagnosi precoce di molti tipi di cancro analizzando tracce di Dna e particolari proteine. La novità arriva dai laboratori della Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti. Qui un gruppo di ricercatori ha sperimentato il test, chiamato CancerSeek, che promette di introdurre definitivamente nella pratica clinica quotidiana il concetto di biopsia liquida. Allo studio, che è stato pubblicato da poco sulla rivista Science, hanno partecipato anche due ricercatori italiani: Cristian Tomasetti e Massimo Falconi.
  • Tumori e cellulari, il rapporto dell’Istituto superiore di sanità è stato giustamente criticato

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    cellulari

    Fonte: Il Fatto Quotidiano

    E’ stato di recente pubblicato da parte dell’Istituto Superiore di Sanità il rapporto “Radiazioni a radiofrequenze e tumori: sintesi delle evidenze scientifiche” finalizzato, secondo gli autori, a presentare una “sintesi delle evidenze scientifiche sull’esposizione a radiofrequenze… e sugli effetti più temuti, i tumori”. Il rapporto giunge a conclusioni rassicuranti circa i possibili rischi per la salute umana, tanto che l’Ansa titolava la notizia il 7 agosto in questo modo “ISS, l’uso dei cellulari a lungo termine non aumenta il rischio tumori”.

  • Tumori in calo in Italia. È la prima volta

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    medicina

    Per la prima volta i nuovi casi di tumori in Italia tendono a diminuire. Sono 371mila quelli stimati nel 2019, con 2mila diagnosi in meno rispetto al 2018, anno in cui si erano registrate invece 4mila nuove diagnosi in più sul 2017.

  • Tumori, 5 miliardi euro spesi nel 2017 per farmaci in Italia

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    Il costo dei farmaci anticancro è in costante crescita nel nostro Paese. In cinque anni (2013-2017) la spesa per le terapie contro i tumori è passata da 3,6 a 5 miliardi di euro. Un incremento che si registra anche a livello globale, visto che nel mondo nel 2017 queste uscite hanno raggiunto i 133 miliardi di dollari (erano 96 nel 2013).
  • Tumori, deficit memoria e confusione non solo colpa chemio

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    Chiamarlo "chemo brain" (cervello da chemio) ha senso solo relativamente. Il fenomeno che riguarda problemi di memoria e una certa confusione nei pensieri a cui si può andare incontro quando si è affrontato un tumore, non è solo il risultato della chemioterapia, ma può cominciare già nel momento in cui il cancro inizia e si sviluppa. Emerge da uno studio guidato dal Baycrest's Rotman Research Institute di Toronto, in Canada, pubblicato su Neuroscience. Dopo la chemioterapia ben il 65% delle pazienti con carcinoma della mammella denuncia vuoti di memoria, difficoltà a concentrarsi, la necessità di più tempo per completare compiti.

  • Tumori, scoperto un gene che rende le cure meno efficaci

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    Scoperto un interruttore genetico che rende meno efficaci le cure dei tumori, spegnendolo si potranno rendere le immunoterapie efficaci su molti più pazienti. La scoperta si deve a scienziati del Fred Hut-chinson Cancer Research Center ed è stata resa pubblicata sulla rivista Developmental Cell. Si tratta di un gene - chiamato DUX4 - che di fatto agisce nascondendo il tumore alle terapie: quando è acceso nelle cellule tumorali, queste non vengono riconosciute e attaccate dai farmaci immunoterapici che oggi rappresentano una delle frontiere più promettenti nella lotta al cancro ma che, per motivi scono-sciuti, non funzionano bene in tutti i pazienti.
  • Tumori, sopravvivenza aumenta ma gap tra diversi paesi

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    La sopravvivenza ai tumori sta aumentando in tutto il mondo, ma rimangono grossi gap tra i paesi più ricchi e quelli a redditi più bassi. A rilevarlo sono i risultati di uno studio su 71 nazioni pubblicato dalla rivista Lancet, secondo cui la differenza si vede soprattutto per i pazienti pediatrici. Lo studio coordinato dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine ha analizzato i registri tumori dei paesi tra il 2000 e il 2014, e valutando l'andamento della sopravvivenza per quasi 40 milioni di pazienti.
  • Tumori, un gel spray aiuta a combattere le metastasi

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    Sviluppato un gel spray con farmaci che stimolano la risposta immunitaria in modo da evitare che il tumore si riformi dopo essere stato asportato chirurgicamente. Lo hanno realizzato il gruppo dell'università della California a Los Angeles guidato da Chen Gu, che lo descrive sulla rivista Nature Nanotechnology. Nonostante il miglioramento delle tecniche chirurgiche negli ultimi dieci anni, il tumore spesso ritorna dopo l'operazione. Il gel spray, biodegradabile, è stato sperimentato in topi nei quali il melanoma era stato tolto chirurgicamente e ha mostrato di poter ridurre la crescita delle cellule tumorali rimaste dopo l'intervento. Dopo il trattamento la metà dei topi è sopravvissuta almeno 60 giorni senza la ricrescita del cancro. Lo spray non solo ha bloccato la ri-comparsa del tumore nella parte da cui era stato rimosso, ma ha controllato il suo sviluppo in altre parti del corpo.
  • Tumori: il placebo aiuta a sentirsi meno stanchi

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    Superare un tumore prova il fisico e porta fatica. E' stato dimostrato come in questo caso il farmaco placebo può contribuire a migliorare l'animo del paziente. A fare questa scoperta solo stati i ricercatori dell'Università dell'Alabama a Birmingham e dell'Harvard Medical School in un lavoro pubblicato su Nature Scientific Reports. I sopravvissuti al cancro che consapevolmente hanno preso pillole placebo hanno migliorato del 29% un grave senso di stanchezza e, chi ha avuto la fatica che ha toccato la qualità della vita ha avuto un miglioramento del 39%.
  • Tumori: Italia indietro su accesso a terapie innovative

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    L'Italia è ancora indietro nell'accesso ai farmaci innovativi oncologici, che nonostante gli alti costi sono imprescindibili per alcuni pazienti. Lo hanno affermato gli esperti al Workshop di Economia e Farmaci in immuno-oncologia organizzato a Roma dall'università Cattolica, da cui è emerso un position paper con alcune richieste alle istituzioni.

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