SANITÀ

Sembrano intanto superati anche gli ostacoli per l’apertura di 16 nuove farmacie in Trentino. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la graduatoria del bando del 2014, la scorsa settimana la Giunta della Provincia Autonoma ha confermato la lista delle sedi da assegnare. Trascorso il termine di due mesi per la presentazione di eventuali nuovi ricorsi, si potrà procedere alle assegnazioni, proponendo la scelta tra le diverse sedi ai candidati secondo l’ordine di graduatoria. Le nuove farmacie verranno aperte a Trento, nei rioni Melta, Le Albere, Oltrefersina, Mattarello, Povo e Spini (anziché Solteri, come inizialmente previsto), ma anche a Serravalle di Ala, Molina di Ledro, Mezzocorona, Mori, Riva del Garda, Arco, Cles, Mezzolombardo, Pergine Valsugana e Noriglio di Rovereto. Undici aperture sono obbligatorie ai sensi del decreto Cresci Italia, che ne prevede almeno una ogni 3.300 abitanti, le altre sono facoltative, con la soglia minima dimezzata a 1650 abitanti.
L’iter delle nuove assegnazioni è stato piuttosto travagliato. La Provincia Autonoma aveva bandito il concorso nell’estate 2014, ma aveva dovuto riformularlo dopo una bocciatura da parte della Corte Costituzionale, perché per come era scritto non era in linea con il decreto Cresci Italia. Contro la graduatoria erano stati poi presentati ricorsi prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, che però pare aver chiuso la questione con la sentenza numero 1.319 della Terza Sezione. “Entro due mesi sapremo se ci saranno ulteriori ricorsi, dopo quelli del passato. Nel caso in cui non ci saranno, allora procederemo con l’interpello per arrivare all’assegnazione delle farmacie”, ha confermato alla stampa locale Silvio Fedrigotti, dirigente del Dipartimento Welfare della Provincia Autonoma di Trento.