SANITÀ

«La sostenibilità del Sistema sanitario nazionale Ssn è oggi a serio rischio, soprattutto per l'aumento della domanda di farmaci innovativi ed il crescere delle malattie croniche con il progressivo invecchiamento della popolazione». Ad affermarlo è il sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi che, intervenendo al xx congresso nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), ha avvertito come sia «prioritario ottimizzare le risorse, perchè il Ssn non ha attualmente molte ulteriori nuove risorse per sostenere queste nuove sfide».

Un esempio, ha detto Bartolazzi, viene appunto dai farmaci oncologici innovativi: «Una delle terapie innovative, ovvero quella con le cellule ingegnerizzate Car T, costa fino a 300mila euro a trattamento; proprio i prossimi giorni ci sarà una riunione all'Agenzia italiana del farmaco per affrontare questo tema. Ed ancora: se ipotizziamo che anche solo la metà dell'1,2 milioni di italiani affetti da cancro al seno, colon e polmone necessitasse dei nuovi farmaci di immunoterapia, il costo sarebbe pari a 160 miliardi di euro».

Per questo, ha affermato, «bisogna pensare a delle strategie per ottimizzare l'uso dei nuovi farmaci oncologici, investendo sulla ricerca di fattori predittivi per individuare i pazienti che più probabilmente risponderanno a quei farmaci, ottimizzandone così l'uso». Il punto, ha avvertito, è che «con questi costi così alti, siamo ben al di sopra delle nostre possibilità di poter garantire i nuovi farmaci a tutti i pazienti»".

Per questo, Bartolazzi ha indirizzato una richiesta alle aziende del farmaco: «Le aziende devono scendere di prezzo e bisogna negoziare i prezzi nel modo giusto per preservare così risorse da destinare ad altri settori». Agli oncologi invece, ha detto, «chiedo di selezionare al meglio i pazienti da trattare». La sostenibilità è dunque un problema ma, ha concluso il sottosegretario, «va ribadito e tutti devono capire che la ricerca non è un capitolo di spesa ma un investimento intelligente per il futuro».