Il Tribunale di Roma dà ragione al Codacons. “Nel corso dell’udienza preliminare il Gup del Tribunale, Monica Ciancio, ha disposto il non luogo a procedere nei confronti del presidente dell’associazione dei consumatori, indagato per calunnia e diffamazione a seguito della denuncia sporta dalla SITI (Società Italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica)”.
La vicenda in questione riguardava una comunicazione inviata dal Codacons ad enti e istituzioni, in cui si chiedeva di indagare su presunti conflitti di interesse tra medici membri della Siti e aziende che producono vaccini. Nello specifico l’associazione aveva segnalato la necessità di approfondire se alcuni membri della SITI, che sembrava avessero avuto rapporti con case farmaceutiche, potessero o meno ritenersi in conflitto di interessi con la Sanofi e la Glaxo.
“Il Tribunale di Roma ha quindi respinto le richieste della Siti, non ravvedendo alcun reato nell’attività del Codacons, ed ha chiuso la questione con un provvedimento di ‘non luogo a procedere'”.
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