Le medicine complementari possono rappresentare un valido supporto in ambito chirurgico per il controllo del dolore. Lo testimonia un caso di cronaca risolto con successo a Pisa. Il 19 dicembre è stato effettuato un intervento di chirurgia ginecologica robotica in anestesia integrata in una paziente pluriallergica, in particolare ad oppioidi e antidolorifici. L’anestesia generale è stata pertanto eseguita integrando la medicina complementare per quanto inerente il controllo del dolore intra e postoperatorio. Nello specifico, la paziente è stata sottoposta a elettroagopuntura e ha assunto preparati omeopatici.
Come ha riferito in una nota l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP), durante l'intervento e nel postoperatorio il dolore è stato ben controllato, con un regolare decorso postoperatorio che ha consentito la consueta dimissione della paziente dopo 48 ore dall'intervento chirurgico.
Quello eseguito il mese scorso non è stato, peraltro, un intervento isolato. “In Aoup – si legge ancora nella nota - sono stati effettuati circa 80 interventi in anestesia integrata, prevalentemente nel Centro senologico, diretto dalla dottoressa Manuela Roncella, ma anche in altre branche chirurgiche”.
Pertanto, come conclude l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, “l'anestesia integrata può essere una valida opzione nelle situazioni ove il trattamento del dolore intra e postoperatorio non può essere trattato con oppioidi e analgesici o qualora ci fosse un esplicita richiesta del paziente di non voler assumere tali farmaci".
L'Azienda precisa che si tratta di una tecnica che deve essere utilizzata su pazienti selezionati e adeguatamente preparati, così come esperto deve essere il personale sanitario.
http://www.informasalus.it/it/articoli/anestesia-integrata-paziente-pluriallergica-elettroagopuntura-omeopatia.php