“In questi giorni, il nostro modo di vivere è cambiato. Le nostre giornate sono segnate dal sacrificio che ciascuno, per il bene di tutti, deve fare. Per alcuni, ha preso la forma della sospensione delle proprie abitudini. Per altri, anzitutto per i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e i farmacisti, ma anche i trasportatori o i cassieri dei supermercati, ha preso la forma di un sovraccarico di responsabilità, dovendo stare a contatto con persone malate o che potrebbero esserlo. Ci teniamo a esprimere a tutti la nostra vicinanza. E, in particolare, a chi è malato, ai suoi amici e parenti o a chi non può andare a trovare i propri genitori nelle case di riposo”.
Così in un comunicato stampa Banco Farmaceutico Onlus che aggiunge: “Vorremo, poi, invitare ciascuno a non dimenticarsi dei poveri; di quanti, anche in tempi di normalità, stanno peggio di noi, e della rete di realtà assistenziali che si prende cura di loro. Proprio ora che stiamo riscoprendo il valore delle abitudini che davamo per scontate, val la pena ricordarci di chi, a quelle abitudini, ha rinunciato perché è povero. In questo momento di grandi limitazioni, dedicare un pensiero al bene di chi non ha nulla, sperando che questa situazione non lo danneggi ancora di più, può arricchire la nostra umanità e farci affrontare questo periodo nella dimensione della speranza”.
“Anche noi di Banco Farmaceutico – continua la nota - stiamo lavorando da casa e cercando di fare il possibile per continuare a raccogliere farmaci per chi ha bisogno. Perché il nostro lavoro prosegua, abbiamo bisogno di chiedere alle aziende farmaceutiche di mantenere quella disponibilità che hanno sempre avuto ad accogliere nostre eventuali e mirate richieste di medicinali e prodotti farmaceutici per le realtà assistenziali”.
“Sappiamo – conclude il Banco - che la filiera farmaceutica, con grande fatica, è impegnata nell’assicurare la produzione, lo stoccaggio e la distruzione di medicine in tutta Italia; chiedendo alle aziende di non dimenticarsi dei più fragili, siamo consapevoli di chiedere uno sforzo ulteriore e importante, ma anche indispensabile. Pensiamo, infatti, che - soprattutto in questo momento di incertezza – orientarsi anche al bene dei più deboli contribuirà a rafforzare la tenuta sociale del nostro Paese. Facciamo nostro l’appello del Papa che, nell’affidare l’umanità a Maria, ha auspicato che ‘possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova’”.
Così in un comunicato stampa Banco Farmaceutico Onlus che aggiunge: “Vorremo, poi, invitare ciascuno a non dimenticarsi dei poveri; di quanti, anche in tempi di normalità, stanno peggio di noi, e della rete di realtà assistenziali che si prende cura di loro. Proprio ora che stiamo riscoprendo il valore delle abitudini che davamo per scontate, val la pena ricordarci di chi, a quelle abitudini, ha rinunciato perché è povero. In questo momento di grandi limitazioni, dedicare un pensiero al bene di chi non ha nulla, sperando che questa situazione non lo danneggi ancora di più, può arricchire la nostra umanità e farci affrontare questo periodo nella dimensione della speranza”.
“Anche noi di Banco Farmaceutico – continua la nota - stiamo lavorando da casa e cercando di fare il possibile per continuare a raccogliere farmaci per chi ha bisogno. Perché il nostro lavoro prosegua, abbiamo bisogno di chiedere alle aziende farmaceutiche di mantenere quella disponibilità che hanno sempre avuto ad accogliere nostre eventuali e mirate richieste di medicinali e prodotti farmaceutici per le realtà assistenziali”.
“Sappiamo – conclude il Banco - che la filiera farmaceutica, con grande fatica, è impegnata nell’assicurare la produzione, lo stoccaggio e la distruzione di medicine in tutta Italia; chiedendo alle aziende di non dimenticarsi dei più fragili, siamo consapevoli di chiedere uno sforzo ulteriore e importante, ma anche indispensabile. Pensiamo, infatti, che - soprattutto in questo momento di incertezza – orientarsi anche al bene dei più deboli contribuirà a rafforzare la tenuta sociale del nostro Paese. Facciamo nostro l’appello del Papa che, nell’affidare l’umanità a Maria, ha auspicato che ‘possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova’”.
https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=21025&titolo=Covid-19,-Banco-Farmaceutico-Ora-piu-che-mai-non-dimentich